CENTRO  SPECIALISTICO

Progetto  NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO


COS’E’ IL TRAUMA

Il trauma è un evento o l'insieme di eventi che causano paura e dolori intensi e che infrangono il senso di sicurezza stabilità e prevedibilità.

Gli eventi potenzialmente traumatici sono vari:

  • Eventi singoli di durata limitata ed esterni all’identità (terremoto, incidente, assistere alla morte di qualcuno)
  • Esperienze cumulative (esperienze di bullismo e di perdita)
  • Esposizione prolungata a condizioni di stress nell'età dello sviluppo (maltrattamento, incuria, aver vissuto con un genitore con disagio psicologico o emotivo, avere un genitore traumatizzato)

 Nel momento in cui i bambini vivono esperienze che generano paura, se non possono contare sull'aiuto di un adulto che sia in grado di dare significato a questi eventi e che possa regolare gli stati interni del bambino e calmare la sua paura, saranno esposti a stress.  


EMDR IN ETA’ EVOLUTIVA

 L’EMDR può essere utilizzato con successo con i bambini, garantendo loro la possibilità di uno sviluppo sano così come dimostrato da numerosi studi. Il cervello dei bambini è plasmabile e così come il trauma nealtera lo sviluppo neurofisiologico così il trattamento con EMDR riorganizza la mente attraverso la rielaborazione dei ricordi traumatici.

A volte i bambini non hanno ricordi di esperienze negative ma tali esperienze restano nella memoria contribuendo allo sviluppo di traumi e difficoltà a medio lungo termine.

Occorre prestare attenzione anche alle situazioni che generalmente attivano i sintomi e osservare per identificare i fattori che le scatenano per poter identificare quelle esperienze, spesso sottovalutate che possono aver disorganizzato il bambino aumentandone la reattività in alcune situazioni.

 


ESPERIENZE SFAVOREVOLI

L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico scoperto nel 1989 da Francine Shapiro. Utilizzato in origine per elaborare ricordi traumatici legati a singoli eventi critici, si è integrato nella psicoterapia per curare sintomi che sono quasi sempre legati ad esperienze sfavorevoli di vita (ESI) nozione introdotta da Felitti per indicare quell’insieme di situazioni vissuti nell’infanzia che si possono definire come “incidenti di percorso” negativi rispetto all’ideale percorso evolutivo.

Esse comprendono tutte le forme di abuso all'infanzia subito in forma diretta, come abuso sessuale, maltrattamento psicologico, fisico, trascuratezza; e le condizioni subite in forma indiretta che rendono l’ambito familiare impredicibile e malsicuro, come per esempio alcolismo e tossicodipendenza dei genitori, malattia psichiatrica e soprattutto violenza assistita, cioè il coinvolgimento del minore, attivo e/o passivo, in atti di violenza compiuti su figure di riferimento per lui affettivamente significative.  


DESTINATARI

  •  MINORI affidati dal Tribunale per i minorenni o dai Servizi sociali alle comunità alloggio a seguito di grave pregiudizio psicofisico del minore.
  •  MINORI vittime di violenza assistita segnalati dai Centri Antiviolenza e dalle Case Rifugio a seguito della presa in carico della madre vittima di violenza di genere.
  • MINORI segnalati dai Servizi socio-sanitari pubblici e privati, dai medici e pediatri di famiglia, dai presidi e distretti sanitari territoriali, dalle agenzie educative, dalle Forze dell’ordine, previo accertamento diagnostico sulla rispondenza fra bisogni dell’utente e i servizi erogati dal progetto.
  • FAMIGLIE naturali, adottive/affidatarie, fragili, che vivono multiproblematiche complesse quali retroterra di disoccupazione o sottoccupazione, scolarizzazione bassa o assente, analfabetismo, difficoltà di integrazione in nuovi ambienti, criminalità, violenza.

Dove siamo

SEDE CENTRALE:   Corso Europa, 27 - Avellino - Tel. 0825.784082